Si sente parlare da mesi di Green Pass e, con l’arrivo oggi del mese di giugno, inizia la sperimentazione in Italia nel certificato. Si moltiplicano quindi le domande sulla sua utilità, sulla necessità di ottenerlo per poter viaggiare liberamente e sulle differenze fra il certificato italiano e quello europeo.

Per poter rispondere alle questioni poste dai clienti che si affacciano in agenzia, proviamo a sintetizzare in 8 domande quanto c’è da sapere sulla certificazione tanto attesa dal mondo del turismo.

1. Che cos’è il Green Pass italiano
Si tratta di una certificazione che dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid-19 o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo. I documenti rilasciati fino ad oggi (di avvenuta vaccinazione, guarigione dal covid ecc.) hanno valore di green pass nazionale.

2. Qual è la differenza con il Green Pass europeo
Non c’è differenza. Il pass europeo, che si chiamerà Digital Covid Certificate, debutterà il 1 luglio. Il nostro Green Pass è la sperimentazione di quello europeo che si baserà su un QR Code associato a un codice identificativo univoco a livello nazionale e leggibile da tutti gli Stati Ue.

3. Dove richiederlo
Per i vaccinati “la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione” dice il decreto che lo introduce. Per i guariti dal Covid la certificazione verde è rilasciata “dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta”. Il risultato negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico

4. A cosa serve
Serve per spostarsi tra le regioni in fascia di colore differente da quella gialla, ossia arancione e rossa, ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo. E servirà per partecipare a feste e banchetti di nozze dal 15 giugno nelle regioni in zona gialla e dal 31 maggio in quelle in fascia bianca. In futuro è possibile che serva per presenziare ad altri eventi, come i concerti, ma anche per andare in discoteca.

5. Per i viaggi fuori Italia
Al momento non è sufficiente avere il Green Pass per muoversi liberamente fuori dal territorio nazionale. O comunque non solo. Ogni paese ha le proprie regole, che sono diverse anche all’interno dell’Unione europea.

6. La durata
La durata del green pass per i vaccinati è stata portata da 6 mesi a 9 mesi “a far data dal completamento del ciclo vaccinale”. È stato deciso di rilasciare la certificazione contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino, “con validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”. La durata della certificazione verde in caso di guarigione è di 6 mesi, mentre se si attesta l’effettuazione del tampone negativo, il certificato ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test.

7. Serve anche per i minori
Sì, il pass è necessario anche per i minori, per i quali però non è prevista per ora la vaccinazione. I minori dovranno fare un tampone o avere l’attestazione di guarigione da Covid.

8. Il costo
Il pass è gratuito. I costi sono quelli dell’effettuazione del tampone in caso che non si sia né guariti né vaccinati.